VERONESI SANDRO

VERONESI SANDRO

Elezione:
Architetto, eletto Accademico Corrispondente 05.10.2006

Classe di appartenenza:
Architettura

Ruolo Accademico:
Corrispondente Classe di Architettura

 

Sandro Veronesi è nato a Firenze il 1 aprile 1959 e vive a Roma; ha studiato architettura, prima di dedicarsi definitivamente alla scrittura. Nel 1988 esordisce con il romanzo “Per dove parte questo treno allegro”, con editore Theoria di Roma, considerato un buonissimo libro d’esordio, attira l’attenzione dei critici più aperti. Nel 1990 Sandro Veronesi pubblica, con Mondadori, “Gli sfiorati”, romanzo fantasioso e raffinato, nel quale lo scrittore affronta il tema dell’incesto in chiave umoristica, aprendo nel testo vere e proprie finestre di dialogo con il lettore, dove persino i disegnini inseriti nel testo scatenano la fantasia dei critici che ne cercano l’aggancio agli scrittori sperimentali americani degli anni sessanta. Narratore inconsueto per la tradizione italiana, Sandro Veronesi ha il piacere di divertire il lettore con i suoi libri, sconfinare nel comico partendo dal tragico, coinvolgere i suoi stralunati personaggi in vicende del tutto sganciate da quelli che sono i canoni della nostra narrativa.

Il Veronesi giornalista lavora con la rivista “Panta – I nuovi narratori” scrivendo alcuni racconti e, negli anni fra il 1988 e il 1991, collabora con “Il Manifesto” che ospita nell’inserto domenicale alcuni articoli che verranno poi raccolti in volume e pubblicati con il titolo “Cronache italiane”. Anche in veste di giornalista Sandro Veronesi mantiene il gusto comico che caratterizza il suo stile letterario, evitando accuratamente di scadere nel patetico giornalismo narrativo della cronaca italiana. Da un’inchiesta da lui fatta sulla pena di morte in quattro paesi, Veronesi ha tratto il saggio “Occhio per occhio. La pena di morte in quattro storie” (Mondadori 1992).

Nel 1995 ancora l’editore Feltrinelli pubblica il terzo romanzo di Sandro Veronesi “Venite, Venite B 52” nel quale lo scrittore riprende il tema del rapporto tra due persone appartenenti a generazioni diverse, come nel suo primo romanzo, “Per dove parte questo treno allegro”, trasformandolo in pretesto per la creazione di personaggi straordinari e di situazioni al limite del fantastico. Veneziani ha tradotto per Bompiani il libro cult degli anni ’70 “Paura e disgusto a Las Vegas” di Hunter S. Thompson da cui è stato tratto l’interessante film di Terry Gillan con Johnny Depp e Benicio Del Toro, “Paura e delirio a Las Vegas ” del 1998.

Ormai Veronesi possiede una voce inconfondibile, caratteristica nella sua effervescenza e la pagina esprime facilmente la contorta visione del mondo del suo autore che è ormai pronto per i premi ed i riconoscimenti di rito: con “Live” (Bompiani 1996), è finalista per la conquista del Premio Strega, mentre con il romanzo “La forza del passato” ha vinto sia il Premio Campiello 2000 che il Premio Viareggio 2000 ed è stato adattato per un film dal regista Piergiorgio Gay con protagonisti Sergio Rubini, Bruno Ganz e Sandra Ceccharelli. Collabora a testate come “Il Manifesto”, “Epoca”, “Il Gambero Rosso”, “La Gazzetta di Prato”, “l’Unità”, “Corriere della Sera”, è redattore di”Nuovi argomenti” e cura la collana “Mine Vaganti” per l’editore Fandango.

Nel 2000 la Walt Disney lo ingaggia per scrivere un racconto letterario per ragazzi con Topolino come protagonista che uscirà l’anno dopo con il titolo di “Ring City ” e impreziosito dalle illustrazioni di Federico Mancuso. In “Superalbo” nel 2002 Bompiani raccoglie in un unico volume, gli interventi di Sandro Veronesi sugli episodi più bizzarri e significativi della vita pubblica dell’Italia di questi anni: “Cronache italiane” (1988-1992), “Live” (1992-1996), e “Nuove cronache” (1996-2001). Dai servizi telefonici del 144 al mostro di Prato, dalle Madonne piangenti in campagna elettorale al “gratta e vinci”, dal Giubileo alla festa dell’orgoglio gay, da un esame di maturità in un istituto tecnico a un’intervista a McEwan sabotata, ma forse resa ancora più interessante, dall’invadenza di un ubriaco, Veronesi mostra le sue doti narrative sul terreno della cronaca: la curiosità, il gusto per il dettaglio e lo scrupolo nella ricostruzione, uniti a una capacità unica di rielaborazione creativa.

Nel 2006 Veneziani ha vinto il Premio Strega con “Caos calmo”, un romanzo importante, giudicato dalla critica una delle migliori prove narrative dell’anno.

Nel 2007 esce, presso Bompiani, “Brucia Troia”.

Pubblica un altro romanzo, “Terre rare”, nel 2014.

Nel 2015, pubblica “Non dirlo. Il Vangelo di Marco” (Bompiani), di quale ha tratto un monologo teatrale.

Collabora con numerosi quotidiani e riviste letterarie; insieme a Domenico Procacci ha fondato la casa editrice Fandango Libri ed è tra i fondatori della radio web Radiogas.