PIANO RENZO

PIANO RENZO

Elezione: Architetto, eletto Accademico d’Onore 14.10.1994

Ruolo accademico: Accademico d’Onore

 

Nasce a Genova il 14 settembre del 1937, da una famiglia di imprenditori edili. Laureatosi al Politecnico di Milano nel 1964, dopo aver effettuato le esperienze presso architetti assai affermati all’epoca (come Franco Albini, Marco Zanuso, Louis Kahn e Makowskj), e pur continuando ad aiutare il padre nel suo lavoro, inizia in proprio un lavoro di sperimentazione che lo porterà ad esiti del tutto originali. In particolare, si dedica allo sviluppo di strutture spaziali a guscio, realizzate con sistemi costruttivi innovativi (dato che innovativa è la sua concezione spaziale), avendo come riferimento l’amico e maestro francese Jean Prouvé.

La risonanza internazionale di questi lavori, a cui si aggiunge una commissione importante come il padiglione per la XIV Triennale del 1966, è enorme. Il suo nome si impone nell’ambiente e presso gli esperti tanto che alcune riviste specializzate gli dedicano ampi servizi (è il caso di “Domus”, che in un suo numero dell’epoca illustra i primi progetti di Piano). Ma il sintomo del vero successo è la citazione del suo nome su riviste sempre del ramo ma non rivolte esclusivamente ad addetti ai lavori od appassionati, come ad esempio “Casabella”. Grazie a questa affermazione internazionale ormai consolidata, ottiene possibilità di realizzare il padiglione dell’industria italiana all’Expo di Osaka nel 1969.

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Dal 1971 inizia la collaborazione con Richard Rogers, nella società Piano&Rogers, e dal 1977 con Peter Rice, con la Piano&Rice Associates.

Proprio in questo periodo gli viene affidato uno dei progetti più discussi della sua carriera. Parigi, infatti, disponeva di una piazza non molto grande e del tutto anonima, che l’amministrazione cittadina (e il Presidente francese Pompidou in primo luogo), aveva deciso di riqualificare, istituendo un centro per l’arte contemporanea. Dopo aver valutato il progetto di Piano, ecco allora che nasce il celeberrimo, Centre Georges Pompidou, detto anche “Beaubourg”, cento mila metri quadrati nel cuore della capitale francese, una costruzione dall’impianto architettonico ardito, costruito con materiali inusuali. Il Centro era così innovativo che non ha mancato di suscitare un vero fiume in piena di commenti, sia a favore che contro.

Ad ogni modo, Renzo Piano, a dispetto delle critiche che talvolta si sono abbattute sul suo lavoro, è sempre andato avanti sulla sua strada. A proposito della sua inclinazione per questa professione ha avuto modo di dichiarare: “Quello dell’architetto è un mestiere antico come cacciare, pescare, coltivare ed esplorare. Dopo la ricerca del cibo viene la ricerca della dimora. Ad un certo punto, l’uomo, insoddisfatto dei rifugi offerti dalla natura, è diventato architetto”.

Dal 1981 ha dato vita al Renzo Piano Building Workshop, mirato all’uso di materiali e tecnologie all’avanguardia, con l’intento di progredire sempre di più nella capacità di realizzare edifici e complessi urbani in tutto il mondo. Grazie alla straordinaria mole del suo lavoro e ai concetti innovativi che esso ha prodotto, su di lui sono stati spesi fiumi di inchiostro, un universo critico facilmente reperibile attraverso gli innumerevoli testi che sono stati pubblicati sulla sua intera opera. Inoltre, nelle principali città dell’Europa e degli Stati Uniti d’America (oltre che in Giappone e in Australia), gli sono state dedicate innumerevoli mostre. Tra i principali riconoscimenti internazionali si ricordano: l’Honorary Fellowship Riba a Londra (1986), la Legione d’Oro a Parigi (1985), la Riba Royal Gold Medal for Architecture (1989), il titolo di “Cavaliere di Gran Croce”, il premio Imperiale a Tokio (1995) e il premio Pritzker (1998). Dal 1994 è ambasciatore dell’UNESCO per l’architettura.

Numerosi sono anche i riconoscimenti universitari (visiting professor alla Columbia University di New York, alla Architectural Association di Londra, laurea honoris causa ricevuta dalle Università di Stoccarda e Delft) e quelli in concorsi nazionali ed internazionali.

Infine, pochi forse conoscono l’attività di Renzo Piano come scrittore e saggista. In libreria, infatti, è possibile reperire scritti non necessariamente tecnici sul mestiere dell’architetto, come ad esempio i pregevoli “Dialoghi di cantiere” e “Giornale di Bordo”.

A questo proposito, ha confessato in un’intervista: “Personalmente trovo che la mia voglia di esplorare sentieri non battuti vada perfettamente d’accordo con la mia riconoscenza nei confronti della tradizione. Forse questo è un tratto europeo, forse è specificatamente italiano. Certamente è l’eredità di una cultura umanista”. E ancora: “Quando mi chiedono come sarà la città del futuro, io rispondo: spero come quella del passato.”

Architetto ormai noto in tutto il mondo, è tornato alla ribalta dopo il 2000 grazie all’inaugurazione dell’Auditorium della Musica di Roma, un vero e proprio paradiso per tutti gli amanti della grande musica.

Tra le sue ultime opere disseminate in tutto il mondo c’è lo Shard London Bridge, il grattacielo più alto d’Europa, inaugurato a Londra all’inizio del mese di luglio 2012 in occasione dei Giochi Olimpici.

Alla fine del mese di agosto 2013 il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha nominato Renzo Piano senatore a vita.

Principali progetti completati

Centro culturale Georges Pompidou, Paris, Francia, (Piano & Rogers)

Museo per la Collezione de Menil, Houston, U.S.A.

Stadio di calcio S.Nicola, Bari, Italia

Ristrutturazione del Lingotto, Torino, Italia

Aeroporto internazionale del Kansai, Osaka, Giappone

Risistemazione dell¹area del Porto Antico, Genova, Italia

Risistemazione della Potsdamer Platz, Berlino, Germania

Centro Culturale Jean Marie Tjibaou, Nouméa, Nuova Caledonia

Le Torri, Aurora Place, Sydney, Australia

Torre Hermès, Tokyo, Giappone

Shard London Bridge, Londra, Inghilterra