COZZI MAURO

COZZI MAURO

Classe di appartenenza: Architettura

Ruolo Accademico: Accademico Ordinario

Elezione: Eletto Accademico d’Onore il 04.10.2017, eletto Accademico Corrispondente il  01.10.2019; eletto Accademico Ordinario il 05.10.2021

 

Mauro Cozzi è nato nel 1948 a Firenze dove risiede e lavora. Ha maturato interesse per la pittura nella casa paterna, negli anni cinquanta e sessanta, frequentata da artisti come Felice Casorati, Giorgio De Chirico, Bruno Saetti. Giovanissimo, ha partecipato a mostre collettive ed esposto dipinti di resa naturalistica più o meno immediata in alcune esposizioni personali. Iniziando gli studi di Architettura (1968), modifica il proprio lavoro: dipinge folle multicolori, sperimenta l’affresco e vari tipi di textures. Parallelamente all’attività di pittore, si occupa di storia dell’architettura. Ha insegnato in varie università e pubblicato lavori sull’architettura e le arti decorative dell’Ottocento e del Novecento, periodo del quale Cozzi è apprezzato specialista.
A più riprese, viaggia nel Sud del Mediterraneo e ne è affascinato; dal 1975 per una dozzina d’anni, dipinge isole e le espone in mostre personali in varie città italiane, secondo un indirizzo criticamente ben individuato dagli scritti di Elvio Natali e di Pier Carlo Santini. Ha partecipato a mostre collettive e rassegne d’arte in Italia e all’estero. Nel 1978 gli è stato assegnato il premio dell’Accademia G. Pontano di Napoli, dedicato alla ricerca figurativa portata avanti da artisti al di sotto dei quarant’anni. Con Riccardo Ghiribelli, Gianni Oliveti ed altri artisti, ha fatto parte del gruppo “Bafomet”.

Pur seguendo gli sperimentalismi degli anni settanta come gli eclettismi e i recuperi degli anni ottanta e novanta, Cozzi ha proseguito la propria ricerca in ambito pittorico, privilegiando l’indagine sulla morfologia e la struttura del paesaggio. Interesse confermato dalla personale tenuta nel 1989 presso la galleria Kriterion di Milano (con la presentazione in catalogo di Rossana Bossaglia) e da uno scritto di Antonio Natali su Artista, 1994. Dopo le personali alla galleria Riva Sinistra Arte, al Caffè Giubbe Rosse di Firenze o quella presso la contrada del Leocorno a Siena, è seguito un periodo maggiormente dedicato alla ricerca e agli studi. Nell’ultimo decennio una serie di viaggi dal Levante al Magreb e la periodica frequentazione di Matera e del Materano, innescano una figurazione che liberamente varia tra spunti naturalistici e invenzioni pittoriche.