BAGNOLI MARCO

BAGNOLI MARCO

Elezione: Scultore, eletto Accademico Corrispondente 22.09.2010, eletto Accademico Ordinario i 05.10.2016

Classe di appartenenza: Scultura

Ruolo Accademico: Accademico Ordinario

 

Marco Bagnoli è uno dei più significativi esponenti della generazione di artisti che si è imposta in tutto l’universo occidentale dall’inizio degli anni 1980, come ne rende testimonianza  la sua partecipazione in quegli anni alle maggiori rassegne quali la Biennale di Venezia (1982, 1986, 1997), la documenta di Kassel (1982, 1992) e il Sonsbeek di Arnhem (1986), e a grandi mostre quali Identité Italienne / L’art en Italie depuis 1959, a cura di Germano Celant, Centre Georges Pompidou / Musée National d’Art Moderne, Paris 1981, Ouverture a cura di Rudi Fuchs, Castello di Rivoli Museo d’Arte contemporanea, 1984-1985, The European Iceberg / Creativity in Germany and Italy today, a cura di Germano Celant, Art Gallery of Ontario, Toronto 1985, Promenades a cura di Adelina Von Fürstenberg, Parc Lullin, Genthod, Genève 1985, Europa oggi / Arte contemporanea nell’Europa Occidentale, a cura di Amnon Barzel, Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, Prato 1988, East Meets West  a cura di Lynn Gumpert e Mary Jane Jacob, Convention Center, Los Angeles CA 1988, Periodi di marmo / Arte verso l’inespressionismo / XX Rassegna internazionale d’arte, a cura di Germano Celant, Parco delle Terme, Acireale 1989.

Il suo lavoro si articola in complesse installazioni che coinvolgono l’ambiente con il concorso di molteplici mezzi espressivi, dal disegno alla pittura, dalla scultura al suono. Nel 1981 Bagnoli occupa con una grande installazione la Villa Medicea La Ferdinanda di Artimino, e da lì in poi inizia una serie di interventi in architetture importanti sia da un punto di vista spirituale che storico, come, a Firenze, dalla Cappella Pazzi (1984) all’Abbazia di San Miniato al Monte (1992, 1994, 2012, 2018/2019, 2020). La sua opera verte sul possibile rapporto tra il potenziale esperienziale del mondo immaginale (mundus imaginalis), del senso spirituale, della presenza ineludibile della sensibilità estetica, e la conoscenza razionale che nella cultura occidentale appartiene al pensiero scientifico.

Il 5 maggio 2017 si è aperto a Montelupo Fiorentino l’Atelier Marco Bagnoli, uno spazio multifunzionale, che l’artista concepisce nel suo insieme come opera d’arte (Gesamtkunstwerk), e che accoglie anche un’esposizione temporanea in continua mutazione di sue opere a partire dal 1972 al momento attuale, a cura di Pier Luigi Tazzi.

Nel 2018 è stato pubblicato Germano Celant, Marco Bagnoli, Skira, Milano, che contiene anche una una cronologia firmata dallo stesso Celant unitamente ad Anto nella Soldaini, e che include testi e memorie dell’artista.

 

 

1. Colui che sta, modello, 1991-1992, legno, gesso a oro, argento, ferro, proiezione luminosa, cm 256 x 120 x 120 e Benché sia notte, 1991-1992, rame, ferro, radice di bosso, cm 440 x 316 x 55. Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, dal 1992. Fotografia Paolo Pellion.

 

 

2. Cinquantasei nomi, 1999-2000, 56 elementi, fusione in alluminio anodizzato, impianto idraulico, 500 cm. Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, dal 2000. Fotografia Paolo Pellion.

 

 

3a. La voce / nel giallo faremo una scala o due al bianco invisibile, 2015, ferro, cm 860 x 400 x 160. MADRE, Museo d’Arte Contemporanea Donnaregina, Napoli dal 2015. Fotografia Amedeo Benestante.

 

 

3b. La voce / nel giallo faremo una scala o due al bianco invisibile, 2015, ferro, vetro colorato, stroboscopio, rame, misure dell’ambiente. MADRE, Museo d’Arte Contemporanea Donnaregina, Napoli dal 2015. Fotografia Ela Bialkowska.

 

 

4. L’anello mancante alla catena che non c’è, 1989-2017, acciaio lucidato a specchio, acciaio corten, fibra di vetro dipinta, cemento, impianto idrico cm 600 x 750 ?. Piazza Ciardi, Prato dal 2018. Fotografia Luciano Scali.

 

 

5. Come figura d’arciere, 2019, marmo bianco delle Alpi Apuane e acciaio Corten, cm 249 x 181 x ? 120. Aeroporto Leonardo da Vinci, Fiumicino, 2020. Fotografia Marco Bagnoli.

 

 

 

OPERE

Metrica e Mantrica, 1981, 64 elementi in legno dipinto a mordente, cm 150 x 25 x 25 ciascuno.
Atelier Marco Bagnoli, Montelupo Fiorentino dal 5 maggio 2017.

Mirabile verso di là dall’atmosfera, 1986, struttura in legno, coppi in ceramica smaltata, cm 190 x 560 x 260.
Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, dal 2004.

Iris, 1987, affresco, tela, cm 230 x 297.
GAM, Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, Torino dal 2019.

Città del Sole (lucernario), 1988, ferro, vetro sabbiato, luce al sodio monocromatica gialla, cm 230 x  600 x 300.
Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, Prato dal 1988.

L’anello mancante alla catena che non c’è, 1989, ferro, legno, rame, cm 480 x 380 Ø.
Atelier Marco Bagnoli, Montelupo Fiorentino dal 5 maggio 2017.

Janua Coeli, 1988-1992, acciaio lucidato, cm 156 Ø x 40.
Olnick Spanu Collection, Garrison NY dal 2017.

Come figura d’arciere, 1993, legno, fibra di vetro, foglia d’argento, cm 330 x 200 x 180.
Atelier Marco Bagnoli, Montelupo Fiorentino dal 5 maggio 2017.

Colonna a Delfi, 2013, fibra di vetro, foglia d’oro, marmo, pietra, rame, impianto sonoro; colonna e vaso: cm 490 x 40 x 40; vaso: cm 90 x 37 Ø.
Olnick Spanu Collection, Garrison NY dal 2013.

Fonte battesimale, 1994-2018, alabastro, cm 120 x 110 Ø.
Abbazia di San Miniato al Monte, Firenze dal 2018.

Ascolta il flauto di canna, 2000-2019, alluminio dipinto di rosso, cm 490 x 5.
Collezione Gianfranco D’Amato, Capri dal 2019.

 

 

 

PREMI

La memoria degli occhi e la speranza (The memory of the eyes and hope), 2018, “Enrico Marinelli Award 2018”, a cura di Adelina von Fürstenberg, Museo dell’Opera del Duomo di Firenze.

Come figura d’arciere, 2019, Concorso “Leonardo e il Viaggio, oltre i confini dell’uomo e dello spazio”, Aeroporto Leonardo da Vinci, Molo E, Fiumicino, dal 2020.

Settantadue nomi (Italian Garden), al 2021 in fase di realizzazione, MIBACT, italianCounCil 2020, Fondazione Museo Montelupo.

 

 

MOSTRE

DORMIVEGLIA / AGOSTO 75 / DUE PARTICOLARI CONTEMPORANEI IN DUE LUOGHI:

IL SOGNO DELL’ANIMALE CATTIVO (Galleria Lucrezia De Domizio, Pescara) e LA TRAVERSATA MARITTIMA NOTTURNA (Galleria Marinucci-Russo, Torino) 13 dicembre 1975.

METRICA E MANTRICA
Cappella Pazzi, Basilica di Santa Croce, Firenze 2 giugno 1984.

ALBE OF ZONSOPGANGEN
Stichting De Appel, Laren 7 e 14 settembre 1984.

IO X TE / MARCO BAGNOLI
Magasin Centre National d’Art Contemporain, Grenoble 4 maggio – 21 luglio 1991.

MARCO BAGNOLI / IL CERCHIO NON HA MODELLO E QUESTA È LA SUA IMMAGINE
a cura di Antonella Soldaini, Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, Prato 7 ottobre 1995 – 10 gennaio 1996.

MARCO BAGNOLI
a cura di Emmanuel Guigon, IVAM, Centre del Carme, Valencia 26 gennaio – 26 marzo 2000.

ARABA FENICE
a cura di Sergio Risaliti, Limonaia grande, Giardino di Boboli, Firenze 25 giugno – 24 agosto 2013.

ATTORITRATTO
a cura di Sergio Risaliti, Corridoio centrale ex Stazione Leopolda, Firenze 8 maggio – 28 giugno 2014.

APERTURA ATELIER MARCO BAGNOLI / OMAGGIO A MICHAEL GALASSO
a cura di Pier Luigi Tazzi, Atelier Marco Bagnoli, Montelupo Fiorentino 5 maggio 2017.

JANUA COELI
Abbazia di San Miniato al Monte, Firenze dal 27 aprile 2018 al Lunedì dell’Angelo 22 aprile 2019.

BIBLIOGRAFIA

Cat. Marco Bagnoli, a cura di Thierry Raspail, con testi di Bruno Corà, Isabelle Gros, Marco Bagnoli, Fulvio Salvadori, Paolo Marinucci e Catherine Delaruelle, Ville de Lyon, Octobre des Arts, 1987.

Cat. Marco Bagnoli. Centre National d’Art Contemporain de Grenoble, con testi di Fulvio Salvadori e Marco Bagnoli,
Hopeful Monster editore, Firenze 1991.

Cat.  Marco Bagnoli, a cura di Antonella Soldaini e Marco Bagnoli, con testi di Antonella Soldaini, Fulvio Salvadori, Marco Bagnoli e Pier Luigi Tazzi,
Museo Pecci, Prato 1995.

  • Marco Bagnoli, IVAM Centre del Carme, 26 enero – 26 marzo 2000, a cura di Manuel
  • Granell, con testi Juan Manuel Bonet, Emmanuel Guigon, Germano Celant,
  • Generalitat Valenciana. Conselleria de Cultura, Educació i Ciència, 2000.

Fulvio Salvadori, Scritti per Marco Bagnoli (1985-2004) / Con un’antologia di brani tratti da testi di Marco Bagnoli, prefazione di Giovan Battista Salerno, Maschietto Editore, Firenze 2005.

Cat. Marco Bagnoli. Mystika Tvaru / Mistica della Forma, a cura di Miroslava Hájek, con testi di Olaf Hanel, Miroslava Hájek e Fulvio Salvadori, Edizioni Gabriele Mazzotta, Milano 2009.

Cat. Opera scenica di Marco Bagnoli / Rotazione Apparente / 21 minuti al Planetario per lo sciame delle Leonidi, elinemarART2 – Ema Canticae, Marco Bagnoli 2012.

Cat. Marco Bagnoli / La ruota del tempo, a cura di Sergio Risaliti e Antonella Nicola, con testi di Cristina Acidini, Sergio Risaliti, Marco Bagnoli, Doris von Drathen, Fulvio Salvadori, Maschietto Editore, Firenze 2013.

  • Opera Unica / Marco Bagnoli
  • Cofanetto contenente tre volumi: Marco Bagnoli / Attoritratto / Opera Scenica // Marco Bagnoli /
  • Araba Fenice / Opera Chimica; Leonardo Anfolsi, Opera Chimica; Alessandro Magini, Opera
  • Scenica,
  • Mondadori Electa S.p.a., Milano 2016.

Germano Celant, Marco Bagnoli, con cronologia a cura di Antonella Soldaini in dialogo con Marco Bagnoli, Skira, Milano 2018.