SIMONCINI GIORGIO

SIMONCINI GIORGIO

Elezione: Architetto, eletto Accademico d’Onore il 17.10.1995

Ruolo accademico: Accademico d’Onore

Nato nel novembre 1953. Laurea in architettura nell?Università La Sapienza di Roma. Segue interruzione dovuta al servizio militare nel Genio Aeronautico Ruolo Ingegneri. 1955-1969. Esercita la professione nel settore dell?architettura, dell?urbanistica e della pianificazione territoriale. Partecipa al concorso per il Monumento di Auschwitz Birkenau, infine realizzato in base ad un progetto da lui eseguito con la scultura di Pietro Cascella. Nel 1964 ha inizio l?attività nel settore dell?urbanistica e della pianificazione territoriale. In quello stesso periodo, accanto al suo studio personale, ne apre un altro in collaborazione con colleghi di diverse specializzazioni denominato prima Gruppo SCP e poi ESSECIPI srl. (Sociocultural planning). 1967-1973. Le attività di progetto si concentrano sulla ricerca scientifica, attuata nel settore dell?urbanistica e della pianificazione territoriale. Per la Fondazione Agnelli elabora dapprima una ricerca sui possibili scenari di sviluppo della città poi pubblicata con il titolo Il futuro e la città (1970); e poi una ricerca sulla organizzazione territoriale dell?area europea, conclusasi con un seminario tenutosi nel dicembre 1973 nella sede della Fondazione Giovanni Agnelli (L?organizzazione spaziale e il territorio europeo). Per il CNR si occupa di problemi riguardanti trasporti e produzione edilizia nelle aree metropolitane.

1954-1969. Parallelamente alle attività di progetto svolge attività di “assistente volontario” nella facoltà di Architettura dell?Università La Sapienza di Roma. Segue i corsi tenuti da Vincenzo e poi Furio Fasolo (“Storia e stili dell?architettura”), da Giuseppe Perugini (“Elementi di architettura e rilievo dei monumenti”) ed infine da Piero Maria Lugli (“Restauro”, con particolare riferimento all?analisi e conservazione del paesaggio). L?attività nel settore storico avrebbe tuttavia assunto pieno rilievo solo a partire dal 1966, quando cominciò a scrivere il suo primo libro importante, Architetti e architettura nella cultura del Rinascimento, dove prevalgono interessi per le teorie dell?architettura, pubblicato nel 1967 da Il Mulino.

1969-1973. L?anno 1969 è decisivo per la sua attività di storico. Durante il primo trimestre, in qualità di visiting lecturer, tiene un corso sulla Città italiana del Rinascimento nel Department of Architecture della Università di Berkeley, California. Nell?ottobre dello stesso anno consegue la libera docenza in “Caratteri stilistici e Costruttivi dei Monumenti”. Infine, nel mese di novembre, in qualità di professore incaricato, viene chiamato ad insegnare quella stessa disciplina, oltre “Storia Urbanistica”, nell?Istituto Universitario di Architettura di Reggio Calabria. Nel 1972 si cancella dall?Ordine degli Architetti per dedicarsi a tempo pieno alla didattica e ricerca storica. In quello stesso periodo riprende a lavorare sul tema della Città italiana del Rinascimento, completando un libro poi pubblicato nel 1974 da Einaudi con il titolo Città e società nel Rinascimento.

1973-1980. In questo periodo l?attività didattica subisce un?accelerazione. Alla fine del 1973 comincia ad insegnare contemporaneamente nelle Facoltà di Architettura della Università di Firenze e del Politecnico di Torino. Nel 1976 vince il concorso a professore ordinario. Sceglie Torino come sede della sua attività trasferendovi anche la residenza. Per tutti gli anni settanta avrebbe concentrato ogni suo interesse – sia nella didattica che nella ricerca – sulla storia urbana e del territorio.

1981-1983. Nel corso di questo periodo trascorre sei mesi di sabbatico a Londra e un anno a Parigi. A Londra studia l?urbanistica inglese nel periodo compreso fra metà Ottocento e primi del Novecento, e a Parigi l?attività svolta nel periodo napoleonico nei dipartimenti italiani. Inoltre nell?ambito del corso tenuto da Alberto Tenenti nella EHESS di Parigi tiene un seminario intitolato “Ville et societé en Italie de la Renaissance à l?Unité” (AA 1982-1983).

Nel mese di novembre si trasferisce ad insegnare nella Facoltà di Architettura di Pescara, Università di Chieti, che gli consente di ristabilire la propria residenza a Roma. A partire da quel momento le attività di ricerca subiscono importanti cambiamenti. Inizialmente si occupa di argomenti riguardanti la storia del territorio in periodo napoleonico, utilizzando materiali precedentemente raccolti a Parigi. Questa attività si interrompe gradualmente fra 1985 e 1988, quando collabora alla realizzazione di due importanti mostre rispettivamente inaugurate nel 1986 (La fortuna di Paestum e la memoria moderna del dorico) e nel 1988 (La Colonna Traiana e gli artisti francesi da Luigi XIV a Napoleone). L?attività svolta in tali occasioni ha la conseguenza di spostare il centro dei suoi interessi nel campo dell?architettura, con particolare riferimento al periodo dell?Illuminismo.

Viene chiamato ad insegnare nella facoltà adi Architettura della Università la Sapienza di Roma. Tale trasferimento comporta per la prima volta l?esigenza di concentrare la didattica sulla storia dell?architettura in senso stretto. A livello di ricerca intanto continua l?interesse per il periodo dell?Illuminismo, nel cui ambito esegue ricerche riguardanti sia l?urbanistica che l?architettura. In questo quadro si manifesta un innovativo interesse per la persistenza di concezioni medievali nell?architettura dei secoli XV-XVIII. Nella seconda metà degli anni novanta tale interesse viene ripreso ed ampliato, divenendo oggetto di due volumi rimasti peraltro incompiuti.

1997-2001. Viene incaricato di tenere un corso di “Storia del paesaggio” presso la “Scuola di Specializzazione in Architettura dei Giardini e del Paesaggio” della Università La Sapienza di Roma. Tale incarico si accompagna ad un rinnovato interesse per la storia del territorio, che si traduce nella elaborazione di vari scritti rimasti peraltro incompiuti.

2001-2005. Assecondando i suggerimenti del suo editore indirizza le proprie ricerche sulla storia urbana di Roma, con particolare riferimento al periodo rinascimentale. A tale riguardo esegue e pubblica due volumi sul Quattrocento nel 2004 (Le trasformazioni urbane a Roma nel Quattrocento) e comincia a lavorare sul Cinquecento.

Alla fine di quell?anno subentra il pensionamento. Successivamente, mentre termina il volume sulla storia di Roma nel Cinquecento, poi pubblicato nel 2008, ha inizio un periodo caratterizzato da esigenze di riflessione sulle attività del passato e dalla ricerca di nuovi interessi. Viene eseguita in questo periodo la sistemazione dell?archivio personale. Inoltre alla fine del 2007 ha inizio l?elaborazione di un libro sulla storia del concorso per il progetto del Monumento di Auschwitz Birkenau. ? E? rinviata ad altra occasione l?indicazione delle nuove e diverse attività avviate in questo periodo.

“ARCHIVIO GIORGIO SIMONCINI” – INVENTARI

– Sezione 1: Fotografia. Edifici Città Territorio, Italia ed Estero, negativi, diapositive e stampe, 1948-1982.

– Sezione 2: Progetti & Piani. Architettura e urbanistica, attività professionale e ricerca, elaborati grafici e documentazione varia, 1954-1973.

– Sezione 3: Storia. Età Moderna e Contemporanea, Edifici Città Territorio e Paesaggio, lavori inediti e incompiuti, documenti e appunti, 1954-2005.

PUBBLICAZIONI

– Attualità: Architettura e Urbanistica (1951-1972)

– Storia: Edifici Città Territorio (1956-2008-….)

– Nuovi Argomenti (2008-….)

PROGETTI DI ARCHITETTURA E URBANISTICA

– Attività professionale, immagini, 1955-1968 [in allestimento].

IL MONUMENTO DI AUSCHWITZ BIRKENAU

– Cronologia del concorso e della costruzione.

– Rassegna di documenti, 1962-1967.

– Il monumento di Auschwitz. Un tribunale di Pietre, recensione di Bruno Zevi, “L’Espresso”, 7 maggio 1967.

– La memoria di Auschwitz, Storia di un monumento, 1957-1967, Jaca Book editore, Milano, 2012

– Progetti e realizzazione, 1957-1967, Cahier delle illustrazioni.